lunedì 24 ottobre 2011

Wake Up!








Buon giorno, come ogni lunedì la mattina è dura alzarzi!! Sveglia ragazzi! Per darvi un pò di brio ho deciso di rendervi disponibile una base che può aiutarvi a ritrovare la carica giusta per iniziare la giornata con la giusta motivazione.
Mi raccomando curate l'espressività, ma soprattutto divertitevi!!
Il pezzo è un blues, di medio tempo, trovate la tonalità e dateci tentro!!






martedì 18 ottobre 2011

Slow Time!








Salve, oggi voglio soffermarmi su un altro aspetto, che generalmente viene ignorato o trascurato dalla stragrande maggioranza dei chitarristi. Questo aspetto è l'espressività. Generalmente, chi suona, tende a dare importanza esclusivamente alla tecnica strumentale e alla rapidità di esecuzione dei singoli esercizi, senza considerare l'aspetto espressivo di un brano. Rapidità ed Espressività non si raggiungono a breve termine, è un obiettivo a medio-lungo termine e viene raggiunto dopo aver maturato una certa esperienza musicale. Il consiglio che posso dare a chi si pone questi due obiettivi, è quello di eseguire delle variazioni di andatura, ossia soffermarsi  in modo periodizzato sugli  aspetti di sopra esposti. Oggi, voglio soffermarmi sull'aspetto "Espressività", elemento senza il quale, la rapidità di esecuzione sarebbe fine a se stessa. Gli elementi espressivi della tecnica chitarrista sono caratterizzati da particolari tecniche ed abbellimenti da utilizzare nel corso dell'improvvisazione di un brano.  


Questi sono:



  • Bending: prevede la "piegatura" di una corda (sia verso l'alto, che verso il basso), al fine di ottenere la specifica nota target.
  • Vibrato: prevede l'applicazione di una sorta di "vibrazione" dell'altezza di una nota;
  • Hammer: On: prevede l'esecuzione di una nota target, suonando una nota precedente (alla target), senza utilizzare la mano destra, per plettrare la nota target.
  • Pull Off: analogo all'Hammer On, ma in questo caso la nota target è precedende alla nota di partenza;
  • Slide: prevede il suono della nota target, facendo scivolare il dito (sia in avanti che in dietro) sul manico della tastiera.


Dosando opportunamente questi 5 elementi, riuscirete a dare l'espressività che desiderate a qualsiasi brano.

Di seguito riporto una base Blues (lento), in cui potrete concentrarvi nell'applicare le tecniche sopra riportate. Cercate di applicarle senza pensare alla tecnica o ai virtuosismi da introdurre, bensì alla sonorità del brano.





Buon divertimento!!

sabato 24 settembre 2011

Riscaldamento Parte 1: La scala cromatica!

Ciao a tutti, oggi ho deciso di dedicare questo articolo, alla fase preliminare di una sessione di studio di qualsiasi chitarrista: il "riscaldamento".
Il riscaldamento è molto importante ed è sempre bene eseguirlo prima di suonare; sia che si tratti di allenamento quotidiano, sia che si tratti di suonare live.
Una buona routine di riscaldamento consiste nell'eseguire la "scala cromatica", in posizioni diverse del manico e a velocità variabili dal vostro grado di preparazione (è sempre bene comunque iniziare molto lentamente). Questo permette all'articolazione di raggiungere un grado di vascolarizzazione tale da evitare dannose tendiniti o altre problematiche articolari di qualunque genere.
Di seguito è riportato il video della corretta esecuzione di una scala cromatica.


L'esercizio di cui sopra (eseguito dal mio ex-insegnante Mirco Dimitrio) è stato estratto da: "Peter Fischer - Rock Guitar Secrets", ed è un ottimo esercizio da eseguire quotidianamente.

Buono studio!

giovedì 22 settembre 2011

Blues Jam!








Salve a tutti! Sperando che gli ultimi articoli vi siano interessati e che vi abbiano dato i giusti stimoli per continuare il vostro percorso di studio, colgo l'occasione per condividere con voi una base blues su cui potete suonare.
Per chi non si ricordasse o non conoscesse ancora le strutture blues e le opportune scale da utilizzare, prossimamente dedicherò alcuni articoli a questo argomento.
Vi accenno comunque brevemente qual'è la struttura ritmica base di un blues.
Un blues è composto da 12 misure da suonare secondo il seguente schema:

I°- IV°- I°- I°  IV°- IV°- I°- I° V° - IV° - I° - I°/V°

Per la struttura ritmica potete utilizzare sia accordi di settima sia accordi di settima-nona, per i gradi I°, IV°, mentre un accordo di nona eccedente, per il V°.

La base che potete scaricare è un blues shuffle in G.



Buon divertimento!!

lunedì 12 settembre 2011

Teoria parte 1.

Oggi voglio mettere in evidenza un aspetto molto importante che talvolta viene tralasciato e a cui non viene data la dovuta attenzione. Questo aspetto riguarda l'"Armonizzazione di una scala". Per Armonizzazione si intende il sovrapporre delle note, che saranno suonate simultaneamente, al fine di creare una sonorità.Questo aspetto contraddistingue l'armonia dalla melodia, secondo cui le note sono suonate in sequenza e con intervallo temporale e di durata ben definiti.

Dopo questa breve introduzione, vi spiegherò brevemente in che modo armonizzare una scala, in particolare mi riferirò all'armonizzazione della scala maggiore di DO, ma questa regola si potrà applicare anche ad altre note e di conseguenza ad altre tonalità.

Prendiamo come riferimento la scala maggiore di DO, otterremo la seguente sequenza di note (utilizzo la nomenclatura americana):

[C] [D] [E] [F] [G] [A] [B] [C]
1°    2°     3°   4°    5°     6°    7°   8°
T     T     ST     T    T     T      ST

Per chiarezza riporto anche la scala minore di DO che otteniamo modificando gli intervalli tra i gradi della scala:

[C] [D] [Eb] [F] [G] [Ab] [Bb] [C]
 1°     2°      3°     4°    5°     6°       7°    8°
T      ST    T       T     ST       T        T

Dove:
  • T: Tono;
  • ST: Semi tono.
A questo punto, prendendo come riferimento la scala maggiore di Do, l'armonizzazione della scala, consiste nella sovrapposizione di una sequenza di terze maggiori:

Grado
Scala
3° Grado
5° Grado
7° Grado
Accordo armonizzato risultante
C
E
G
B
C Maj7
D
F
A
C
D Min7 
E
G
B
D
E Min7
F
A
C
E
F Maj7
G
B
D
F
G 7
A
C
E
G
 A Min7
B
D
F
A
 B Min7/b5


Dalla tabella potete notare che, per ogni scala, l'accordo risultante viene determinato analizzando il 3°, 5° e 7° grado della relativa scala maggiore.
Per quanto riguarda la scala di C, i gradi, come potete notare, sono tutti maggiori, in quanto i 3° 5° e 7° grado coincidono con quelli della scala maggiore.
Analogamente, per le altre la cosa cambia, infatti, prendendo come riferimento la scala di D, abbiamo che:
  • Il 3° grado della scala maggiore di D è il F#, per cui F risulta mezzo tono sotto il F#, questo determina il modo minore dell'accordo.
  • Il 5° grado della scala maggiore di D è A, per cui risulta inalterato e quindi maggiore;
  • il 7° grado della scala maggiore di D è C#, per cui risulta mezzo tono superiore al C, questo indica che il 7° grado è minore (l'accordo quindi diventa Min7).

Analogamente, questo vale anche per l'armonizzazione di una scala minore, che può essere ricostruita a partire dal 6° grado della relativa scala maggiore.

Da notare che:
  • L'accordi Maj7 è composto da: 1° - 3° Maggiore - 5° Giusto - 7° Maggiore;
  • L'accordo Min7 è composto da: 1° - 3° Minore - 5° Giusto - 7° Minore;
  • L'accordo di 7 è composto da: 1° - 3° Maggiore - 5° Giusto - 7° Minore;
  • L'accordo Min7/b5 (Semidiminuito) è composto da: 1° - 3° Minore - 5° Diminuito - 7° Minore.


Buono studio!

Visualizzazione parte 2.

Salve a tutti! Un'altro aspetto fondamentale per quanto riguarda la visualizzazione, oltre alla conoscenza della tastiera, è la conoscenza della struttura degli accordi e la composizione delle scale, che possiamo utilizzare nel corso della nostro percorso di studio. Fermo restando che conosciate le basi della teoria musicale (in futuro comunque posterò alcuni utili articoli), oggi vi sottoporrò alcuni accordi (Tetradi), che io stesso utilizzo, e che vi serviranno come utile riferimento generale per la costruzione di qualsiasi accordo.
Mi spiego meglio, per "Tetrade" si intende una sovrapposizione di 3 o più note al fine di ottenere un accordo. La struttura minimale degli accordi è di 3 voci; tali accordi si definiscono "Triadi". Le triadi offrono un carattere armonico meno corposo rispetto al tetrade, essendo meno armonizzati, e quindi da utilizzare in contesti musicali specifici.





Vi consiglio di soffermarvi a studiare la struttura degli intervalli che compongono i singoli accordi (a livello di visualizzazione), considerando le seguente regole:

Accordo Maj7


Caratterizzato da: Tonica - 3° Maggiore - 5° Giusto - 7° Maggiore

Accordo Min7


Caratterizzato da: Tonica - 3° Minore - 5° Giusto - 7° Minore

Accordo 7

Caratterizzato da: Tonica - 3° Maggiore - 5° Giusto - 7° Minore

Accordo Semidiminuito


Caratterizzato da: Tonica - 3° Minore - 5° Diminuita - 7° Minore


Quanto sopra deriva dal concetto di "Armonizzazione di una scala", per cui utilizzando queste strutture sarete in grado di suonare qualsiasi pezzo.
Lo studio degli intervalli vi aiuterà ad acquisire ulteriormente padronanza della tastiera e delle note su di essa disposte.

martedì 6 settembre 2011

Sei "legato"? Usa il Legato!







Salve a tutti, oggi voglio condividere con voi alcuni esercizi che potete aggiungere alla vostra routine di esercizi.
Questi esercizi sono utili a sviluppare la velocità della mano sinistra e l'indipendenza delle dita, dando particolare importanza alla dinamica di esecuzione.
Di seguito riporto l'esercizio, che vi consiglio di fare quotidianamente.



Buona Musica!!